Produzione mondiale di cavolo
Nel gli ultimi anni, nel mondo sono coltivati circa 1.600.000 ettari di cavolo con una resa di 200 quintali a ettaro. L’80% della produzione deriva dai paesi d’Europa e dell’Asia. In Europa i primi tre produttori sono l’Italia, la Spagna e la Francia. In Cina la produzione è aumentata del 13% a differenza di quella italiana che si è dimostra costante. Un forte incremento è stato registrato in Ecuador (+54.6%) e in Bangladesh (+54.2%).
Tra i paesi Europei hanno avuto un incremento di produzione la Polonia (+15%), la Turchia (+29.5%), il Belgio (+11%) mentre si è riscontrato un calo nel Regno Unito, Germania e Grecia.
Caratteristiche e esigenze del cavolo
Il cavolo appartiene alla famiglia delle Brassicacee, è una pianta erbacea a ciclo biennale e si caratterizza per le sue numerose varietà. Tutte le cultivar hanno in comune le seguenti caratteristiche.
Radici: hanno un apparato radicale piuttosto superficiale (40-60cm) e poco ramificato.
Fusto e foglie: il fusto è ben eretto sul quale sono poste le foglie. Le foglie tendono a ricoprire il cespo, evitando che si rovini.
Cespo: è l’infiorescenza non ancora sviluppata e si costituisce grazie alle ripetute ramificazioni della parte finale della pianta, può assumere varie colorazioni: dal bianco, al verde, al viola. Al secondo anno il cespo sviluppa una ramificazione che si allunga e forma l’infiorescenza vera e propria con fiori gialli quadripetali, tipici delle crucifere.
Clima: predilige un clima fresco e umido, le temperature ottimali per le cultivar più precoci sono di 17°C, mentre temperature superiori ai 20°C possono ritardare la crescita.
Terreno: serve un suolo di medio impasto, sufficientemente umido e capace di evitare ristagni idrici. Teme molto la siccità soprattutto nel periodo iniziale in quanto la radice è ancora poco sviluppata. Necessita inoltre di terreni ricchi di sostanza organica e con molto elementi nutritivi, quindi sono consigliate delle concimazioni.
Preparazione terreno: è opportuno preparare bene il letto di semina attraverso un’aratura non superiore ai 30 cm seguita da una lavorazione superficiale che vada a rompere le zolle create dall’aratura
Varietà di cavolo
Le varietà si differiscono l’una dall’altra per la diversa costituzione del cespo e delle foglie.
CAVOLO NERO
Il cavolo nero non produce un cespo compatto ma sviluppa delle lunghe foglie di colore verde scuro, tendenzialmente rugose. Il fusto è eretto e può arrivare fino anche ad 1m di altezza. Vengono seminate in semenzaio tra aprile e maggio e trapiantate circa 40-50 giorni dopo.
CAVOLO CAPPUCCIO
Qui si ha la formazione del cespo compatto con un peso che varia da 1 a 4 kg. Il cespo è ricoperto da foglie lisce e carnose di colore verde chiaro oppure viola. Esistono due varietà principali: il cavolo cappuccio verde e il cavolo cappuccio viola, che si distinguono solo per il colore. La semina avviene verso febbraio marzo e il trapianto avviene quando si raggiungono circa 8 foglie.
CAVOLO VERZA
Il cavolo verza è molto simile al cavolo cappuccio, l’unica cosa che cambia sono le foglie che sono rugose e di maggior spessore con numerose grinze di colore verde scuro. Si semina in autunno o fine inverno e richiedono un terreno fresco e abbondantemente concimato.
CAVOLO ROMANO
La caratteristica di questo cavolo è la sua infiorescenza, ovvero il cespo, che è formato da piccoli fioretti compatti e appuntiti che si compongono in una forma a piramide. Le sue foglie sono costolate e di colore verde scuro.
CAVOLFIORE
Il suo cespo è di forma globosa e ha un diametro che può essere di 12-25 cm e con un peso che varia dai 0.5 ai 2 kg. La superficie è convessa di colore biancastra oppure violacea. Le foglie sono molto numerose e di colore verde scuro, le più giovani, mentre quelle più esterne assumono una colorazione grigiastra. La semina avviene quando finisce la primavera quindi a inizio estate si effettua il trapianto in campo su terreno fertile, fresco e ben lavorato.
CAVOLO BROCCOLO
È molto simile al cavolfiore infatti è di forma globosa di colore verde scuro che varia di intensità. Si distinguono dagli altri cavoli per le infiorescenze secondarie.
CAVOLO DI BRUXELLES
Questo cavolo non ha un cespo infatti è il germoglio ascellare delle foglie. Sono di piccole dimensioni e sono costituiti da numerose foglioline lisce e tonde di colore verde chiaro. Crescono lungo tutto il fusto e in genere se ne trovano circa 20-30 per ogni pianta. Questa varietà si semina a febbraio per essere poi trapiantato quando la pianta raggiunge una dimensione di circa 20 cm.
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L’apporto idrico del cavolo
Le esigenze idriche del cavolo sono elevate, proprio per questo soffre molto la siccità. Il momento critico, in cui il cavolo richiede più acqua, è subito dopo il trapianto e nelle prime fasi dello sviluppo perché le radici sono ancora poco sviluppate e una carenza idrica potrebbe pertanto essere letale.
È importante però non eccedere con le quantità d’acqua, in quanto risente dei ristagni idrici che causerebbero problemi fitosanitari. Sono infatti consigliate irrigazioni frequenti ma con basse portate. Questo è possibile tramite l’irrigazione a goccia che, inoltre, riduce il consumo di acqua, garantisce una maggiore uniformità irrigua e elimina la comparsa di infestanti perché concentra l’acqua nelle radici.
PERCHÉ È VANTAGGIOSO USARE L’IRRIGAZIONE A GOCCIA?
Per capire quali sono i reali vantaggi dell’irrigazione a goccia sul cavolo e optare per questa, è utile mettere a confronto varie tecniche irrigue. Uno studio condotto (in India) durante la stagione di crescita invernale del cavolo broccolo tra il 2009-2010 ha messo a confronto l’irrigazione a goccia, a pioggia e a scorrimento su 4 livelli di irrigazioni, 50%ET0, 100%ET0, 150%ET0 e 200ET0%.
L’incidenza dei metodi e dei trattamenti irrigui sulla resa del cavolo
L’efficienza irrigua diminuisce all’aumentare della percentuale di ET0, questo significa che l’efficienza minore l’avremo con il 200% di ET0 mentre quella maggiore con il 50% di ET0. Nel metodo irriguo è l’irrigazione a goccia ad avere l’efficienza di produzione irrigua maggiore.
COME MIGLIORA LA CRESCITA VEGETATIVA DEL CAVOLO SE ALL’IRRIGAZIONE A GOCCIA SI ABBINA LA PACCIAMATURA?
Questo è un abbinamento strategico perché permette di ottenere risultati eccellenti. In India, durante le stagioni invernali tra il 2011 e il 2013, sono state confrontate tre tipologie di irrigazioni differenti sul cavolfiore: l’irrigazione a goccia senza pacciamatura, l’irrigazione a goccia con pacciamatura e irrigazione a scorrimento senza pacciamatura.
L’irrigazione a goccia con pacciame consente un aumento dello sviluppo vegetativo delle piante. Questo avviene perché l’irrigazione a goccia concentra l’acqua direttamente sulle radici inoltre e tale effetto viene accentuato dalla pacciamatura, che limita l’evaporazione e lo sviluppo delle infestanti.
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